Descrizione
Poste aderisce all' Arbitro per le Controversie Finanziarie
Poste Italiane aderisce all' Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), operativo dal 9 gennaio 2017.Il nuovo sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie è caratterizzato dalla natura decisoria della procedura e si pone l'obiettivo di fornire un efficace strumento di tutela degli interessi degli investitori. L'accesso all' Arbitro è del tutto gratuito per l'investitore e sono previsti termini ridotti per giungere a una decisione (90 giorni dal completamento del fascicolo).
Ambito di applicazione
L’ACF decide sulle controversie relative alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza cui sono tenuti gli intermediari nei loro rapporti con gli investitori nella prestazione dei servizi di investimento (ad es. erogazione del servizio di consulenza, di collocamento o di ricezione e trasmissione ordini) fino ad un importo richiesto di 500.000 euro.
Modalità di svolgimento
Prima di ricorrere all'Arbitro è necessario inoltrare un reclamo all'Ufficio Reclami di Poste Italiane.Solo se non si riceve risposta trascorsi 60 giorni dall’invio del reclamo, o se la risposta ottenuta non è ritenuta soddisfacente, è possibile rivolgersi direttamente all'Arbitro attraverso l'apposito modulo messo a disposizione sul sito internet dell’ACF www.acf.consob.it.
La presentazione del ricorso avviene online, attraverso il sito web dell’ACF. Al riguardo occorre registrarsi e, ottenute le credenziali, accedere all’area riservata e proporre il ricorso inserendo le informazioni necessarie richieste dalla procedura.
La data di avvio dell’operatività dell’ACF è il 9 gennaio 2017. A partire da tale data la Camera di Conciliazione ed Arbitrato presso la Consob e l’Ombudsman – Giurì Bancario non accetteranno più nuovi ricorsi, pur continuando a gestire quelli già ricevuti.
Per maggiori informazioni sull’ACF è possibile consultare il sito internet dell’ACF www.acf.consob.it e la guida sotto riportata.