Come incidono i fattori ESG sulle scelte di investimento dei risparmiatori?
La finanza sostenibile ha tra i suoi protagonisti anche i risparmiatori che con le scelte di investimento possono contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile, tra cui la lotta al cambiamento climatico e la lotta alle disuguaglianze sociali.Ad oggi la quota di risparmiatori che conoscono o, quantomeno, hanno sentito parlare di investimenti sostenibili e responsabili (SRI) è pari al 78%*. Si mantiene stabile (21%) anche la quota di risparmiatori che dichiarano di aver sottoscritto prodotti SRI. La sfera ambientale si conferma quella predominante: è infatti il primo aspetto correlato agli investimenti sostenibili, 43% delle citazioni.
Nella scelta degli investimenti sostenibili, l’accesso a informazioni chiare, dettagliate e trasparenti sugli ambiti di investimento e sulle caratteristiche dei prodotti proposti è uno degli aspetti prioritari per il 37% dei sottoscrittori di prodotti SRI. Inoltre, per il 23% di questi la presenza di un consulente che orienti nelle scelte di investimento è un fattore altrettanto importante (in linea con quanto rilevato nel 2022, quando il dato era al 25%).
Le strategie che può scegliere ogni investitore
Investire in modo responsabile significa utilizzare le risorse finanziarie per favorire il raggiungimento dei tre obiettivi (ambientale, sociale e governance). Quando decidiamo di effettuare un investimento finanziario, Poste Italiane preliminarmente valuta: i) il nostro livello di esperienza e conoscenza circa le caratteristiche dei diversi strumenti/prodotti finanziari e dei rischi connessi agli stessi, ii) se l’investimento corrisponde ai nostri obiettivi anche con riferimento alle nostre preferenza di sostenibilità (compresa la nostra tolleranza la rischio) e iii) se, qualora l’investimento dovesse comportare delle perdite, potremmo essere in grado di sopportarle in base ai nostri obiettivi. Per questo, prima di accedere ai servizi di investimento erogati da Poste Italiane, dobbiamo rispondere alle domande del "questionario MIFID" dal nome dalla normativa europea che disciplina la prestazione di servizi di investimento ("Market In Financial Instruments Directive"), compresa anche la consulenza in materia di investimento, allo scopo di migliorare la trasparenza dei prodotti e dei servizi finanziari e proteggere gli investitori.Il questionario MiFID, quindi, è una vera e propria intervista a tutela dell’investitore che definisce il nostro “profilo finanziario" e consente a Poste Italiane di proporci strumenti/prodotti finanziari adeguati attraverso quella che la normativa definisce la "valutazione di adeguatezza della clientela" che Poste Italiane svolge sulla base delle informazioni raccolte.
Da agosto 2022 (e successivamente a febbraio 2024) nel questionario MiFID sono state introdotte domande specifiche sulle "preferenze di sostenibilità", finalizzate a capire se e in che modo vogliamo perseguire nei nostri investimenti anche obiettivi di ecosostenibilità (ossia quelli che contribuiscono in modo sostanziale ad uno degli obiettivi ambientali definiti dall’Unione Europea come ad esempio: mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione e riduzione dell’inquinamento, protezione e ripristino della biodiversità), sostenibilità (ossia quelli che, oltre a considerare le problematiche ambientali, tengono conto anche delle problematiche sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva) e se siamo interessati a tenere in considerazione i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità – PAI (ossia gli investimenti che escludono o riducono le potenziali incidenze negative sui fattori di sostenibilità quali emissioni di gas a effetto serra ovvero il rispetto dei diritti umani), oltre agli obiettivi di profitto e alle caratteristiche finanziarie insite nello strumento/prodotto (quali rendimento, durata, rischio).
Per investire in modo sostenibile e responsabile è possibile applicare diverse strategie, che possono essere combinate su specifici obiettivi, legati ad esempio ai cambiamenti climatici o, in maniera più ampia, anche agli altri fattori di sostenibilità, sociali e di governance. In base alla classificazione elaborata dall'Eurosif e dai Principi di Investimento Responsabile dell'ONU (PRI), le strategie di investimento sostenibili sono molteplici:
- di esclusione: si evitano investimenti in imprese o settori se coinvolti in talune attività individuate sulla base di criteri specifici (ad esempio: armi, tabacco, test su animali);
- basate su convenzioni internazionali: si selezionano gli investimenti in base al rispetto di norme e standard internazionali, come quelli definiti dall'OCSE, dall'ONU o dalle Agenzie ONU, tra cui l'ILO e l'UNICEF;
- di integrazione: consiste nell'inclusione esplicita e sistematica dei fattori ESG più rilevanti nell'analisi finanziaria tradizionale: il processo di integrazione si focalizza sul potenziale impatto dei fattori ESG sui rendimenti e sui rischi delle imprese e questo, a sua volta, influisce sulla decisione di investimento;
- di best in class: si sceglie di investire in imprese con i migliori punteggi ESG rispetto alle imprese concorrenti del settore;
- a impatto: si scelgono investimenti in imprese, organizzazioni e fondi finalizzati a generare un impatto socio-ambientale positivo insieme a un ritorno finanziario: si tratta spesso di investimenti specifici, come quelli in micro-finanza o in social o green bonds;
- tematiche: si selezionano gli investimenti che si focalizzano su uno specifico o più temi relativi alla sostenibilità, sociale e/o ambientale (come ad esempio, le energie rinnovabili, l'efficienza energetica o la salute);
- basate su voto e azionariato attivo: si privilegiano imprese in cui gli azionisti cercano di influenzare il comportamento dell'azienda riguardo le tematiche ESG anche attraverso l'esercizio del diritto di voto in assemblea.
www.economiapertutti.bancaditalia.it
www.eurosif.org
www.unpri.org
*Forum per la finanza sostenibile e BVA Doxa Economic losses from weather- and climate-related extremes in Europe – European Environment Agency)