Assegni
- Paghi i tuoi conti in modo semplice
- Utilizzi un metodo comodo e veloce
- Gestisci in sicurezza anche importi rilevanti
a carnet a partire da
€ 3 ,00
Descrizione
Utile per i pagamenti di importo rilevante
- Quando devi pagare una cifra importante e non è possibile utilizzare la carta, puoi usare i tuoi assegni.
Una sola, semplice accortezza
- Prima di emettere l'assegno assicurati soltanto che il saldo disponibile del tuo conto sia sufficiente a coprirne l'importo.
Tempi per l’addebito
- L'importo dell'assegno ti verrà addebitato sul conto solo quando verrà effettivamente incassato.
Scopri di più
Per avere un libretto di assegni devi essere titolare di un conto corrente con Convenzione di assegno. Puoi richiedere il libretto di assegni all‘ufficio postale presso il quale hai aperto il conto o presso qualsiasi ufficio postale con la tua carta di debito.
Per una corretta compilazione degli assegni devi scrivere sempre il luogo e la data di emissione. Devi poi scrivere l'importo in cifre (in alto a destra) indicando, dopo la virgola, i centesimi, anche nel caso in cui l'importo non abbia decimali; in tal caso devi indicare due zeri (00) dopo la virgola.
Esempio:
Quando compili l'importo in lettere devi riportare l'indicazione dei centesimi espressi in cifre, separati con una barra.
Esempio:
Sono ammesse anche le espressioni: centoventiquattro/56 centesimi, centoventiquattro e cinquantasei centesimi, centoventiquattro e 56 centesimi.
Ricorda infine che è buona norma far precedere e seguire al valore indicato in numeri il simbolo #, in modo che nessuno possa poi modificarlo. Per esempio, se devi emettere un assegno di 124,56 euro, devi scrivere: #124,56#.
Esempio:
- 124 euro e 56 centesimi si scrive 124,56
- 124 euro si scrive 124,00
Quando compili l'importo in lettere devi riportare l'indicazione dei centesimi espressi in cifre, separati con una barra.
Esempio:
- 124 euro e 56 centesimi si scrive centoventiquattro/56
- 124 euro si scrive centoventiquattro/00
Sono ammesse anche le espressioni: centoventiquattro/56 centesimi, centoventiquattro e cinquantasei centesimi, centoventiquattro e 56 centesimi.
Ricorda infine che è buona norma far precedere e seguire al valore indicato in numeri il simbolo #, in modo che nessuno possa poi modificarlo. Per esempio, se devi emettere un assegno di 124,56 euro, devi scrivere: #124,56#.
Gli assegni postali sono equiparati a quelli bancari. Questo vale sia per le modalità d'incasso sia per quanto concerne la normativa sul protesto. Su un conto corrente BancoPosta puoi versare qualsiasi tipo di assegno, sia postale che bancario.
Il Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70 ha introdotto alcune rilevanti modifiche nel processo di presentazione al pagamento degli assegni:
Il processo di generazione dell’immagine assicura che il titolo cartaceo venga utilizzato una sola volta per generare una sola immagine avente valore legale e quindi:
- gli assegni bancari e postali, gli assegni circolari, i vaglia e gli assegni vidimati postali sono presentati al pagamento in forma elettronica;
- il protesto o la constatazione equivalente sono effettuati in forma elettronica;
- le copie informatiche di assegni cartacei, firmate digitalmente dalla Banca negoziatrice, sostituiscono ad ogni effetto di legge gli originali.
Il processo di generazione dell’immagine assicura che il titolo cartaceo venga utilizzato una sola volta per generare una sola immagine avente valore legale e quindi:
- in caso di assegno impagato, verrà restituita la copia conforme all’originale informatico conservato dalla Banca negoziatrice nei propri archivi. Questa copia consente al portatore dell’assegno l’esercizio dei diritti ad esso attribuiti dalla legge;
- non sarà più possibile procedere alla regolarizzazione e rinegoziazione di un assegno risultato impagato per irregolarità formali. Quindi prima di presentare un titolo al pagamento, è necessario verificare che sia correttamene e completamente compilato (vedi al riguardo alla voce “Compilazione”).